martedì 26 ottobre 2010

Here We Go

Allora ragazzi, siete pronti? So che siete tristi perché dovrete aspettare ancora un altro giorno per vedere Chris Kaman in azione ma ci siamo, il campionato più bello del mondo inizia stasera. Qui siamo come sempre carichi come molle perché questi quattro mesi di astinenza (oltre sei mesi, per i tifosi sfigati di squadre che non si sono qualificate ai playoffs) sono lunghi ed estenuanti (a parte il mese di luglio tenuto vivo da trades e free agency). In particolare il mese di ottobre è snervante, con la destabilizzante preseason: ci arrivi con una voglia folle di vedere un po' di pallacanestro ma alla fine lo spettacolo è ignobile, come del resto è giusto che sia per delle partite che sono semplicemente di allenamento. Per noi tifosi di squadre sfigate poi questo è il periodo della speranza; come bilancio vittorie-sconfitte tutti sono 0-0 in questo momento, tutto è possibile e sei ottimista e ansiono di vedere che risultati daranno le mosse estive della tua squadra. La tensione è alle stelle. Stasera si parte subito con tre partitelle interessanti: Miami vs. Boston, Phoenix vs. Portland e Houston vs. LA Lakers.

Per quanto mi riguarda come da promessa devo sbilanciarmi definitivamente prima che sia alzata la prima palla a due della regular season con la mia previsione del tabellone dei playoffs fino ad arrivare al vincitore finale. Cimentatevi anche voi, poi in primavera avremo di che ridere.

EASTERN CONFERENCE:
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- Primo turno
1. Miami Heat (60/65 vittorie)
8. Charlotte Bobcats (38/43)
--
4. Atlanta Hawks (48/53)
5. Chicago Bulls (45/50)
--
3. Boston Celtics (50/55)
6. Milwaukee Bucks (42/47)
--
2. Orlando Magic (55/60)
7. New York Knicks (40/45)
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- Semifinali di Conference
1. Miami Heat
5. Chicago Bulls
--
3. Boston Celtics
4. Orlando Magic
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- Finali di conference
1. Miami Heat
3. Boston Celtics

WESTERN CONFERNCE
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- Primo turno
1. Los Angeles Lakers
8. Los Angeles Clippers
--
4. Portland Trail-Blazers
5. Houston Rockets
--
3. Oklahoma City Thunder
6. Utah Jazz
--
2. Dallas Mavericks
7. San Antonio Spurs
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- Semifinali di conference
1. Los Angeles Lakers
5. Houston Rockets
--
6. Utah Jazz
7. Dallas Mavericks

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Finali di conference
1. Los Angeles Lakers
2. Dallas Mavericks

FINALI NBA
Los Angeles Lakers vs. Miami Heat 
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A ovest è molto difficile. La cosa più facile da pronosticare onestamente è che vincano i Lakers. Non mi sembra che nessuno abbia le carte in regola per batterli, forse gli Heat ma non credo. I know, it is ugly, but it is true.


Ovviamente nessuno dei pronostici è basato su simpatie personali (Lakers? Bleah!) e molti sono un po' campati in aria: è stata una lunga giornata, il tempo stringe e domani sarebbe troppo tardi per pubblicare questo post.

lunedì 25 ottobre 2010

Team by Team 2010: Cleveland Cavaliers

L'anno scorso: 1° (61-21)

ARRIVI:
- via draft: -
- via trade/free-agency: Ramon Sessions

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- LeBron James, Zidrunas Ilgauskas

- Potenziali all-star: -

ROSTER (Depth chart):
PG .Mo Williams .Ramon Sessions
SG .Anthony Parker .Daniel Gibson .Christian Eyenga
SF .Jamario Moon .Joey Graham .Jawad Williams
PF .Antawn Jamison .JJ Hickson .Leon Powe
C .Anderson Varejao .Ryan Hollins

Oh non posso crederci, ce l'ho fatta! La stagione non è iniziata e io ho finito le mie 30 preview e mi rimane anche un minimo di tempo per fare dei rankings o qualcos'altro! Certo che 30 sono tante, Stern in questi giorni di pre-trattative in vista del rinnovo del CBA del prossimo anno ha parlato di possibile contraction, cioè di riduzione del numero delle squadre, ma sono in caso non si trovino compratori per le franchigie in difficoltà. Del resto la crisi è amara per tutti e si è abbattuata piuttosto pesantemente anche sui proprietari delle franchigie NBA. Voi cosa ne pensate? Ragazzi,io spero solo che non ci sarà il lockout.
Scusate la digressione e andiamo ai Cleveland Cavaliers. Saro breve perché non mi va di infierire. I Cavs, ecco il modo più semplice per testare se LeBron James fosse effettivamente il vero MVP della lega: lo scorso anno hanno vinto 61 partite (più partite di tutti, e avrebbero serenamente potuto vincerne di più) e il roster è praticamente invariato, salvo le partenze di Shaq e Zidrunas che, siamo onesti, non sono poi così decisive. Non mi stupirei se i Cavs alla fine della prossima regular season dovessero essere la peggior sqaudra della NBA. Cioé, guardate i roster: vi sembra che questo sia migliore di quello dei Timberwolves o dei Nets? E considerate che almeno a fine anno era arrivato Jamison che in assenza di LeBron mi aspetto sia il fulcro dell'attacco. Altri buoni innesti sono Ramon Sessions, che due anni fa a Milwaukee era stato splendido, e coach Byron Scott. Per il resto mi aspetto davvero poco da Mo williams, di cui non sono un fan, e da Varejao, che come centro titolare non è il massimo. Uniche piccole soddisfazioni al triste pubblico dell'Ohio le potrebbero dare la crescita di Daniel Gibson e JJ Hickson e il recupero di Leon Powe, magre soddisfazioni comunque. Per il resto, si torna nel buio, nonostante i folli proclami del proprietario Gilbert che ha promesso di vincere un titolo NBA prima di LeBron (non ce l'ha fatta con LBJ, come può farcela senza?). 20 vittorie?

domenica 24 ottobre 2010

Team by Team 2010: Orlando Magic

L'anno scorso: 2° (59-23)

ARRIVI:
- via draft: Daniel Orton (C - 29), Stanley Robinson (SF - 59)
- via trade/free-agency: Chris Duhon

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
-

- Potenziali all-star: Dwight Howard

ROSTER (Depth chart):
PG .Jameer Nelson .Chris Duhon .Jason Williams
SG .Vince Carter .JJ Redick
SF .Mickael Pietrus .Quentin Richardson .Stanley Robinson
PF .Rashard Lewis .Ryan Anderson .Brandon Bass
C .Dwight Howard .Marcin Gortat .Daniel Orton

Molti vedono i Magic come la più accreditata contender ad est. Non sono d'accordo. Con tutte le ovvie incognite del caso in questo momento vedo più forti Celtics e Heat (anche se l'infortunio a Mike Miller è una brutta mazzata). Cioè, Dwight Howard è un animale ed è al contempo sia un giocatore molto sottovalutato (da chi ritiene che non abbia un arsenale in attacco) che sopravvalutato (da chi ritiene che possa essere ascritto alla tradizione dei grandi centri della storia della pallacanestro). Non sono un grande ammiratore della pallacanestro di Howard ma non posso non riconoscere che sia un giocatore dominante, specie nella metà campo difensiva, e che la giovane età (classe 1985) faccia pensare che ancora molto possa migliorare (e quest'estate ha lavorato con Hakeem, date un'occhiata al video). Per questi motivi l'ho scelto con la terza scelta assoluta al draft del FantaNBA, specie dopo aver letto che ha costruito una parvenza di tiro dalla media (non tradirmi Dwight!). Tornando ai Magic la squadra, oltre Dwight, sembrerebbe piuttosto solida e molto profonda: la second unit dei Magic, composta da Duhon, Redick, Richardson, Anderson e Gortat, è certamente tra le migliori della NBA. In realtà quello che poco mi convince, in un discorso che implichi il vincere l'anello, è la quantità di talento in quintettto base. Vediamolo (howard a parte, naturalmente)
Jameer Nelson è un eccellente giocatore e negli scorsi playoffs sembrava inarrestabile, almeno contro Charlotte e Atlanta, perché poi Rondo e i Celtics lo hanno annullato. Può fare meglio per carità, ma permettetemi di non stravedere per una PG che in carriera non arriva a 5 assist di media. Vi immaginate cosa combinerebbe Chris Paul (quest'estate voci incontrollate dicevano che lui avrebbe gradito) in questo contesto?
Vince Carter è ancora un valido giocatore, ma non è più il ghepardo di una volta.
Mickael Pietrus in quintetto significa che si può fare di meglio.
Rashard Lewis è un valido giocatore ma sicuramente non un all-star.
La buona notizia è che il sistema di Sten Van Gundy sembrerebbe tirare fuori il meglio da questi branco di tiratori con poca voglia di difendere (e sto pensando a giocatori come Lewis, Redick, Anderson) e a far tornare i conti c'è Dwight, da solo, in mezzo all'area. Bella pallacanestro, finali di conference.

Team by Team 2010: Los Angeles Lakers

L'anno scorso: 3° (57-25)

ARRIVI:
- via draft: Devin Ebanks (SF - 43), Derrick Caracter (PF - 58)
- via trade/free-agency: Steve Blake, Matt Barnes, Theo Ratliff

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Jordan Farmar, Adam Morrison, DJ Mbenga, Josh Powell

- Potenziali all-star: Kobe Bryant, Pau Gasol, Andrew Bynum

ROSTER (Depth chart):
PG .Derek Fisher .Steve Blake
SG .Kobe Bryant .Shannon Brown .Sasha Vujacic
SF .Ron Artest .Matt Barnes .Devin Ebanks .Luke Walton
PF .Pau Gasol .Lamar Odom .Derrick Caracter
C .Andrew Bynum .Theo Ratliff

Chiariamo subito una cosa ad eventuali nuovi lettori e ai lettori distratti: non ho grande simpatia per Kobe Bryant e per i suoi Los Angeles Lakers. Ciononstante non posso non riconoscere che siano la squadra più forte e vadano per il three-peat e, salvo infortuni a Kobe e/o Gasol, non vedo chi possa verosimilmente mettersi fra loro e il terzo anello. Certamente nessuno ad ovest, i contendenti accreditati vengono tutti da est: Miami, Orlando, Boston. Ma se gli Heat sono un'incognita (che non mi convince) i Lakers hanno già fatto fuori Orlando (con estrema facilità) due anni fa e Boston lo scorso anno; i Magic non mi sembrano affatto rinforzati rispetto alla squadra che arrivò in finale nel 2009, mentre i Celtics si sono sensibilmente rafforzati e probabilmente con i nuovi arrivi tre mesi fa l'avrebbero spuntata, ma il problema è che si sono rinforzati anche i maledetti Lakers. Tre free-agents e, dopo anni, due rookie vanno a rimpolpare il roster dei campioni in carica. I tre free-agents sono Steve Blake, Matt Barnes e Theo Ratliff e sono giocatori di qualità praticamente perfetti per quelle che erano le esigenze dei Lakers: Blake è un giocatore intelligente e sembra perfetto per la triangle offence (ricordate John Paxson?), Barnes è uno swingman che difende a apre il campo con il tiro da 3 e Ratliff completa la rotazione dei lunghi molto meglio di DJ Mbenga. I due rookies, entrambi scelti al secondo giro, sembrano essere due steals: Ebank nella rotazione va sicuramente davanti a Walton e Vujacic e Caracter è ottimo, scivolato in fondo al draft per la preoccupazione che avrebbe avuto problemi di peso, si è presentato al training camp in condizioni eccellenti.

I punti di forza dei Lakers comunque rimangono gli stessi:
- il giocatore più determinato della lega e uno dei migliori attaccanti in attività se non di sempre: Kobe Bryant;
- il migliore frountcourt della lega in termini di centimetri, tasso tecnico, difesa, tutto: Artes, Gasol, Bynum, Odom + Ratliff e Caracter;
- un sistema di gioco solido e collaudatissimo: la triangle offence di Tex Winter;
- il coach più vincente (in termini di anelli) della storia della NBA che sa gestire il flusso delle partite (e delle serie di playoffs) come nessun altro: Phil Jackson;
- le simpatie della lega e di David Stern.

Le unica speranza per noi tanti che non amiamo i Lakers sono:
- le ginocchia doloranti di Kobe ma, se da un lato non è bello augurare acciacchi fisici a nessuno, dall'altro sono sicuro che in primavera sarà al 100%;
- i soliti infortuni di Bynum: quest'anno in finale penso gli servirà davvero;
- la provvidenza.

venerdì 22 ottobre 2010

Team by Team 2010: Dallas Mavericks

L'anno scorso: 4° (55-27)

ARRIVI:
- via draft: Dominique Jones (G - 25)
- via trade/free-agency: Tyson Chandler

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Eric Dampier, Eduardo Najera

- Potenziali all-star: Dirk Nowitzki

ROSTER (Depth chart):
PG .Jason Kidd .Jose Juan Barea .Dee Brown
SG .Caron Butler .Jason Terry .Rodrigue Beaubois
SF .Shawn Marion .DeShawn Stevenson .Steve Novak
PF .Dirk Nowitzki .Alexis Ajinca .Brian Cardinal
C .Tyson Chandler .Brendan Haywood .Ian Mahinmi

È vero, il quintetto dei Dallas Mavericks è composto da cinque all-star: all-all-stars. È vero anche che dalla panchina abbiamo un sesto uomo dell'anno (Jason Terry), un centro di tutto rispetto (Haywood), una PG sottovalutatissima (Barea, e come si può non sottovalutarlo), un giocatore in grande ascesa (Beaubois). È vero anche, però, che temo per Mark Cuban che anche quest'anno i Mavs siano destinati a fare sfaceli in regular season, vincere ancora una volta più di 50 partite (quanti anni consecutivi sono?) per crollare alla prima difficoltà nei playoffs. 
Parliamoci chiaro, Kidd è una leggenda ma, senza volergli mancare di rispetto, quanti anni ha? 50? La rotazione dei piccoli, con Barea, Terry e Beaubois, in ogni caso sembrerebbe piuttosto solida... per la regular season. Nei playoffs temo verranno fuori problemi di difesa e playmaking perché, se Kidd dovrà giocare minutaggi ridotti, bisogna rendersi conto che nessuno di questi ha davvero le caratteristiche per guidare una squadra o orchestrarne l'attacco. In SG Caron Butler è una ottima pedina, specie se riuscirà a vivere una stagione senza infortuni e ad inserirsi nel sistema di coach Rick Carlisle, anche perché può tranquillamente giocare da ala piccola dove invece sono molto scettico su Shawn Marion, giocatore che lontano da Phoenix non ha mai fatto vedere granché. Marion rimane un ottimo atleta e rimbalzista, quindi una buona opzione sarà dargli minuti da 4 con Dirk centro per giocare small-ball in campo aperto. A coprirgli le spalle dalla panchina c'è il nulla, cioé DeShawn Stevenson (che è un giocatore ridicolo) e Steve Novak, che è forse il più grande tiratore in attività ma non sa fare nient'altro e quindi è quasi impossbile tenerlo in campo: meno male che c'è Butler. In ala forte ovviamente c'è Dirk e tutti sappiamo che disputerà la solita stagione stellare. In centro è arrivato il campione del mondo Tyson Chandler (mah) in cambio del veterano Eric Dampier, tagliato da Charlotte per cap relief e ancora senza contratto (possibile che nessuno lo voglia?). A completare il reparto Haywood e i corpaccioni di Ajinca, Mahinmi e Brian Cardinal (ma come fa Cardinal ad essere ancora in NBA?). Diciamo che stazza c'è n'è da vendere, difesa a sufficienza ma qualità offensiva davvero desolante. A parte Dirk, che però gioca faccia a canestro, nessuno di questi sette piedi darà ai Mavs qualcosa in attacco. E non avere un lungo che prenda posizione spalle a canestro secondo me è una debolezza cruciale per qualsiasi squadra di pallacanestro, specie nei playoffs. E questi sono i miei due spicci.

mercoledì 20 ottobre 2010

Team by Team 2010: Phoenix Suns

L'anno scorso: 5° (54-28)

ARRIVI:
- via draft: -
- via trade/free-agency: Hedo Turkoglu, Josh Childress, Hakim Warrick

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Amare Stoudemire, Leandro Barbosa

- Potenziali all-star: Steve Nash

ROSTER (Depth chart):
PG .Steve Nash .Goran Dragic
SG .Jason Richardson .Jared Dudley .Mat Janning
SF .Grant Hill .Josh Childress
PF .Hedo Turkoglu .Hakim Warrick .Earl Clark
C .Robin Lopez .Channing Frye

Oh ragazzi siamo sinceri, questa volta la vedo davvero male per i Suns. Intendiamoci, stravedo per Steve Nash e praticamente per qualsiasi giocatore di questo roster: penso che Jason Richardson sia una delle SG più sottovalutate dell'Association, sono sicuro che Robin "Sideshow" Lopez, Jared Dudley e Josh Childress siano eccellenti role players, che Channing Frye in attacco sia (spesso) un'arma clamorosa, che Dragic e Clark non possano che migliorare specie in quanto a continuità e credo anche che Turkoglu possa riscattarsi in Arizona dopo la terribile debacle di Toronto. Ma signori, siamo onesti, Steve Nash va per i 37, Grant Hill ne ha già 38 e Amare Stoudemire era molto ma molto più importante di quanto non siano disposti ammettere a Phoenix. Cioé, Hedo in quintetto come ala forte? Avete dato un'occhiata alla rotazione dei lunghi? Sì, certo, i playoffs scorsi sono stati gloriosi, finalmente hanno battuto gli Spurs e le finali di conference contro i Lakers  sono state entusiasmanti ma siamo onesti Hedo, Childress, Warrick e la crescita di Lopez non possono colmare il vuoto lasciato da Amare e nascondere senilità incipiente di Nash e Hill.
Con una bella regular season questa squadra potrebbe sicuramente arrivare ai playoffs aggrappandosi al settimo o l'ottavo spot, ma quasi quasi non glielo auguro: in questa situazione meglio un'uscita al primo turno o andare alla lottery? Con Lopez, Dragic, Dudley, Clark hanno in mano una bozza di nucleo giovane e i veterani giusti per fare da chioccia a un nuovo progetto; io darei inizio all'inevitabile ricostruzione. Considerazione finale: li davo morti anche un anno fa, poi Steve Nash mi sbugiardò.

Team by Team 2010: Atlanta Hawks

L'anno scorso: 6° (53-29)

ARRIVI:
- via draft: Jordan Crawford (SG - 27)
- via trade/free-agency: Ethan thomas, Josh Powell

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- nessuna

- Potenziali all-star: Joe Johnson, Josh Smith

ROSTER (Depth chart):
PG .Mike Bibby .Jeff Teague
SG .Joe Johnson .Jamaal Crawford .Jordan Crawford
SF .Marvin Williams .Maurice Evans
PF .Josh Smith .Ethan Thomas .Josh Powell
C .Al Horford .Zaza Pachulia .Jason Collins

Sarò brevissimo sugli Atlanta Hawks: questo roster ha già raggiunto il vertice massimo della sua parabola e forse potrà mantenersi a questa altezza ancora per un po' ma onestamente il declino temo che il declino inizerà molto presto; intendiamoci, il roster non ha buchie e in ogni reparto si tratta di ottimi giocatori ma  putroppo nessuno di questi è una superstar o ha significativi margini di crescita. Ok Josh Smith, Marvin Williams, Al Horford e Jeff Teague possono migliorare, ma trascinare gli Hawks in finale? No way. E in tutto questo cosa fanno gli Hawks? Siglano uno dei peggiori contratti della storia della NBA congelando di fatto il roster per gli anni a venire. Intendiamoci, Joe Johnson è un bel giocatore ma questo contratto ha senso per voi? 123.658.089 USD in 6 anni: se i contratti rispecchiassero il talento quanto dovrebbe prendere allora Wade, 100 milioni l'anno? Mah, considerando che fino ad oggi il ventinovenne JJ non ha portato questi Hawks da nessuna parte, spero per loro che non faccia quello che di solito i veterani fanno dopo aver portato a casa il contrattone: sbracarsi. Se così fosse gkli Hawks sarebbero davvero fregati. Anzi no, mi correggo: sono sicuramente fregati, dovranno dare a un Joe Johnson trentacinquenne quasi 25 milioni di dollari! Solo due trentacinquenni hanno guadagnato (o guadagneranno) questo genere di cifre (o più) nella storia della pallacanestro: Kobe Bryant e Michael Jordan, JJ non dovrebbe essere nella stessa conversazione.
Passando oltre la mia costernazione per la follia del front office degli Hawks devo aggiungere che sono giunto  alla conlucsione che gente come JSmooth o Al Horford sia piuttosto sopravvalutata: le statistiche saranno anche buone ma li avete mai visti giocare? Non mi piacciono per niente. Il migliore del lotto è forse Marvin Williams che però ancora manca un po' di personalità; ecco, forse l'unica speranzadi crescita per gli Hawks è che Marvin Williams tiri fuori una tonnellata di personalità, ma la vedo difficile. Ah, come ultima nota sul roster devo dire che Jamaal Crawford dalla panchina è ottimo ma per avere una second unit appena decente servirebbe che Teague sbocci, e comunque in vista playoffs la profondità di questa squadra è davvero mediocre. Concludo dicendo che sì, è vero, nel 2009/2010 Atlanta ha vinto 53 partite ma il livello della Eastern Conference dell'anno scorso era davvero mediocre; ad ovest siamo sicuri che sarebbero arrivati ai playoffs? Il livello ad est quest'anno mi pare sia salito un po', mi aspetto qualche vittoria in meno.

martedì 19 ottobre 2010

Team by Team 2010: Denver Nuggets

L'anno scorso: 7° (53-29)

ARRIVI:
- via draft:
- via trade/free-agency: Al Harrington, Shelden Williams

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- nessuna

- Potenziali all-star: Carmelo Antony

ROSTER (Depth chart):
PG .Chauncey Billups .Ty Lawson .Anthony Carter
SG .Arron Afflalo .JR Smith
SF .Carmelo Anthony .Renaldo Balkman
PF .Kenyon Martin .Al Harrington .Shelden Williams
C .Nene Hilario .Chris Andersen

Allora, i Denver Nuggets sono da anni la squadra da playoffs meno solida della NBA e francamente aggiungere Al Harrington all'equazione non serve a rendere più solida una struttura che già al suo interno annovera Carmelo, JR Smith, Kenyon Martin e Chris "The Birdman" Andersen. Certo, l'arrivo di Billups al posto di Iverson due anni orsono sembrava aver cambiato volto alla squadra e averle dato continuità e killer instinct; non a caso Billups quest'estate in Turchia ha guidato gli USA alla vittoria del Mondiale, metre Iverson in Turchia pare andrà a giocarci in campionato. Ma gli anni passano e se è vero che Billups è riuscito a portare i Nuggets alle finali di Conference nel 2009 è vero anche che lo scorso anno sono tornati alla tradizionale uscita al primo turno. Questa stagione si presentano con lo stesso roster preciso identico invecchiato di un anno, con la sola aggiunta di Harrington, con Kenyon Martin che deve ancora rientrare dall'ennesimo brutto infortunio e, soprattutto, con il Melodrama sul groppone. Infatti Carmelo Anthony, invidioso delle mosse di LeBron & Co. a Miami (e terrorizzato dal prossimo accordo collettivo + possibile lockout), sta pressando i Nuggets per essere scambiato asap e alle sue condizioni (ad esempio non ai Nets che invece avevano messo sul tavolo un'offerta succulenta coinvolgendo anche Jazz e Bobcats). Melodrama, come lo hanno chiamato i giornalisti americani: no buono né per Denver né per le già precarie condizioni di salute di coach Karl...
Uniche note positive a mio parere Ty Lawson e Arron Afflalo la cui crescita sembrerebbe essere significativa e potrebbero rappresentare pedine importanti per i Nuggets ...ma non nell'immediato. Probabilmente i Nuggets dovrebbero fare questo, scambiare Carmelo, portare a casa prospetti di talento e scelte future, tenere Nene, tenere Billups come chioccia e ricostruire. Del resto continuare ad andare ai playoffs per uscire al primo turno che senso ha? E dirò di più, anche se alla fine dovesse restare, questa potrebbe essere la prima stagione in cui i Nuggets non centrano l'obiettivo playoffs da quando Carmelo è in città.

lunedì 18 ottobre 2010

Team by Team 2010: Utah Jazz

L'anno scorso: 8° (53-29)

ARRIVI:
- via draft: Gordon Hayward (SF - 9), Jeremy Evans (SF - 55)
- via trade/free-agency: Al Jefferson, Raja Bell, Francisco Elson

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Carlos Boozer, Kyle Korver, Wesley Matthews

- Potenziali all-star: Deron Williams, Al Jefferson

ROSTER (Depth chart):
PG .Deron Williams .Ronnie Price .Sundiata Gaines
SG .Raja Bell .CJ Miles
SF .Andrei Kirilenko .Gordon Hayward .Jeremy Evans
PF .Al Jefferson .Paul Millsap
C .Mehmet Okur .Kyrylo Fesenko .Francisco Elson

Pillola sugli Utah Jazz. La domanda è tanto scontata quanto di difficile risposta: sono più deboli o più forti dello scorso anno? Le cose da considerare sonoqueste. 
- Boozer, giocatore più mercenario dell'era moderna, è andato, Big Al Jefferson è arrivato: la produzione in post basso il linea teorica è simile, ma Jefferson deve dimostrare di essere ancora il giocatore che era pre-infortunio, perché lo scorso anno è stato penoso.
- Kyle Korver e Ronnie Brewer, due pedine importanti all'inizio della stagione scorsa, non ci sono più (sono entrambi a Chicago con Boozer comunque) ed è andato via anche Wesley Matthews che a stafione in corso era venuto fuori così bene da convincere i Jazz a potersi privare di Brewer. Al loro posto Raja Bell e Gordon Hayward e tutto sommato temo che qui vadano a perderci nonostante io abbia la massima stima dei due nuovi arrivi. Bell lo conosciamo e adoriamo in quanto nemesi di Kobe Bryant fin dal 2001 (quest'estate Kobe lo voleva ai Lakers, lui ha declinato perché li odia come noi tutti) mentre Hayward è un tiratore eccellente che sa davvero giocare a pallacanstro e se non fosse un bianco poco atletico sarebbe stato scleto molto più in alto. 
- Per il resto del roster sempre superlativo Deron Williams (miglior PG della NBA?), buoni i comprimari Ronnie Price, CJ Miles e Fesenko, ottimo Millsap dalla panchina, ma per me decisivi Kirilenko ed Okur. Se questi ultimi due, che ricordo a tutti essere stai All-Star, continueranno la parabola discendente di questi ultimi anni i Jazz continueranno ad essere una squadra solidissima che si appoggia sul solidissimo sistema di Sloan, ma che si deve per forza di cosa arrendere nei playoffs di fronte a squadre che dispongono di tonnellate di talento in più. Certo che se invece tutto dovesse andare per il verso giusto questi Jazz sarebbero davvero pericolosi, come sempre del resto.

Team by Team 2010: Boston Celtics

L'anno scorso: 9° (50-32)

ARRIVI:
- via draft: Avery Bradley (G - 19)
- via trade/free-agency: Shaquille O'Neal, Jermaine O'Neal, Delonte West, Von Wafer, Semih Erden

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Rasheed Wallace, Tony Allen, Michael Finley

- Potenziali all-star: Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray allen, Rajon Rondo

ROSTER (Depth chart):
PG .Rajon Rondo .Delonte West .Armon Johnson
SG .Ray Allen .Nate Robinson .Von Wafer
SF .Paul Pierce .Marquis Daniels
PF .Kevin Garnett .Glen Davis
C .Shaquille O'Neal .Jermaine O'Neal .Kendrick Perkins .Semih Erden

Ok ragazzi, non ci crederete ma manca solo una settimana (otto giorni per l'esattezza) all'inizio del campionato NBA e nel mio estenuante viaggio Team by Team invece siamo ancora a nove squadre dal traguardo. La soluzione è che le preview da adesso in poi si trasformano in pillole. Lo so che sono le squadre che aspettavate di più, ma sticavoli: il blog è mio, comando io e se io dico pillole pillole saranno.
Allora, Boston Celtics in pillole. Cosa scrivere che non sia già stato ripetuto alla nausea dei milioni di fissatissimi fans dei Celtics? Ah ecco, ce l'ho: per me Boston non ha nessuna chance di andare in finale. Per quanto sia stata molto attiva sul mercato e abbia comunque fatto delle ottime mosse, parliamoci chiaro, i big 3 sono bolliti e il supporting cast è ottimo ma non abbastanza da spuntarla contro Miami e/o Orlando. Gli unici innesti significatii in effetti sono quelli di Jermaine O'Neal e Delonte West, Shaq e Von Wafer temo non portino granché. In particolare Shaq ormai è un ex giocatore: ci sarà un motivo per cui Lebron ha preferito portarsi Zidrunas a Miami piuttosto che lui (che fra l'altro ha anche un ottimo rapporto con Wade e Riley).
Certo, sulla carta i Celtics si sono rinforzati anche perché hanno perso solo Tony Allen (il cui apporto difensivo era innegabile ma in attacco era davvero uno dei peggiori giocatori che abbia mai visto) e Sheed che con la nuova regole "respect of the game" sui falli tecnici sarebbe resistito in campo non più 30 secondi, ma ragazzi, gli anni passano. In definitiva non dico che i Celtics siano senza speranza: l'ago della bilancia penso possa essere Garnett che l'anno scorso, reduce dal brutto infortunio al ginocchio, ha giocato come l'ombra di sé stesso. Da tutti gli altri, giovani e anziani, non credo ci si possa aspettare più di quello che hanno dato lo scorso anno. E onestamente (fan dei Celtics, non odiatemi) non vorrei davvero che arrivassero in finale perché fuori dal campo saranno anche spassosi (i siparietti tra Nate Robinson e Shaq in particolare) ma in campo sono la squadra più noiosa di sempre (specie contro i Lakers, finali 2010le peggiori che abbia mai visto) con l'unica eccezione di Rondo che però è tanto bravo a orchestrare il gioco quanto scandaloso a tirare da fuori.

sabato 16 ottobre 2010

Team by Team 2010: Portland Trail-Blazers

L'anno scorso: 10imi (50-32)

ARRIVI:
- via draft: Luke Babbitt (SF - 16), Elliot Williams (SG - 22), Armon Johnson (PG - 34)
- via trade/free-agency: Wesley Matthews

PARTENZE SIGNIFICATIVE:

- Potenziali all-star: Brandon Roy, Greg Oden

ROSTER (Depth chart):
PG .Andre Miller .Jerryd Bayless .Armon Johnson
SG .Brandon Roy .Rudy Fernandez .Elliot Williams
SF .Nicolas Batum .Wesley Matthews .Luke Babbitt .Dante Cunnigham
PF .LaMarcus Aldridge . Marcus Camby. .Jeff Pendergraph
C .Greg Oden .Joel Przybilla

Nonostante negli ultimi mesi siano partiti Travis Outlaw e Martell Webster (e sia stato tagliato Ryan Gomes proveniente dalla trade che ha portato Webster nel Minnesota con il solo obiettivo di liberare spazio salariale) i Blazers continuano ad essere carichi di swingmen e continuano a lasciarmi perplesso in cabina di regia. Infatti sulle wings ci sono la stella della squadra, Brandon Roy, il francese Batum, che in difesa è spesso indispensabile e in attacco sta crescendo di anno in anno in modo impressionante, e Rudy Fernandez, che alla fine resta a Portland nonostante per tutta l'estate abbia dichiararto che sia stufo della NBA (e si sia conseguentemente preso 2 multe) e voglia rescindere il contratto e tornarsene in Spagna. Dopodiché sono arrivati Wesley Matthews, restricted free agent degli Utah Jazz firmato a cifre irragionevoli, Luke Babbitt scelto con la 16 che un po' di minuti li merita, Williams scelto con la 22 e Dante Cunnigham, sophomore che lo scorso anno non ha fatto vedere cattive cose. In Matthews in particolare devono davvero aver visto qualcosa perché stiamo parlando di 6/7 milioni a stagione per firmare un giocatore in un ruolo in cui sono già molto carichi; io onestamente non l'ho mai visto in azione, vedremo. In sostanza, riuscirà coach McMillan a trovare minuti per tutti? Salvo infortuni sarà davvero problematico. 
Parlando di infortuni e di Portland Trail-Blazers purtroppo viene da sé pensare a Greg Oden... In effetti, anche se con Przybilla e Camby nel roster il ruolo di C è copertissimo, è evidente che se il destino dei Blazers è legato a quello della prima scelta del draft 2007: se faranno il salto di qualità e diventaranno una contender sarà perché Oden finalmente si sarà liberato dai guai fisici di ogni genere e sarà diventato il centro dominante che tutti si aspettavano diventasse quando venne scelto. Anche perché LaMarcus Aldridge è un fior di giocatore ma diciamo che sotto canestro non è esattamente un duro intimidatore; con Oden sono perfettamente complementari.
Il problema, come dicevamo, rimane la point guard; non che Andre Miller sia un cattivo giocatore intendiamoci, ma rimango dell'opinione che sia l'uomo sbagliato al posto sbagliato perché è una PG che domina la palla, che invece dovrebbe essere nelle mani di Roy il più possibile, e che è tra i peggiori tiratori mai visti su un campo di pallacanestro. Bayless invece in realtà è un'altra SG (che guarda solo il canestro a dirla tutta) con i centimetri di una PG; non mi esprimo sul rookie Armon Johnson che però, scelto al secondo giro, è già tanto che entri nel roster. In definitiva quest'estate, dopo il licenziamento del GM Kevin Prichard che in 2/3 anni aveva portato a 50 vittorie una delle franchigie più disfunzionali della lega (i Jail-Blazers guidati da Zach Randolph), non si capisce bene quale sia il piano a Portland. Staremo a vedere, ma a meno che Oden non si trasformi in una specie di Shaq dei bei tempi non credo si andrà oltre le 50 vittorie della scorsa stagione.

venerdì 15 ottobre 2010

Team by Team 2010: San Antonio Spurs

L'anno scorso: 11esimi (50-32)

ARRIVI:
- via draft: James Anderson (SG - 20)
- via trade/free-agency: Tiago Splitter, Alonzo Gee, Gary Neal

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Roger Mason

Potenziali all-star: Tim Duncan, Manu Ginobili, Tony Parker

ROSTER (Depth chart):
PG .Tony Parker .George Hill .Garrett Temple
SG .Manu Ginobili .James Anderson .Gary Neal
SF .Richard Jefferson .Alonzo Gee
PF .Tim Duncan .DeJuan Blair .Matt Bonner
C .Antonio McDyess .Tiago Splitter

Allora sugli Spurs conto di essere brevissimo perché a mio modo di vedere quì non c'è tanto da dire. La'ossatura della suadra la conosciamo, ed è sempre quella formata dal serafico leader caraibico Tim Duncan e dalle sue due fidate spalle internazionali: l'argentino più vincente (dopo Maradona) e odiato di sempre, Manu Ginobili, e il nuovo fenomeno del rap francese, Tony Parker aka Mr. Longoria. Se questi tre stanno bene già gli Spurs cominciano ad essere pericolosi, anche perché il sistema di coach Popovich è collaudato e vincente. 
Ma perché i San Antonio Spurs possano davvero essere considerati (per l'ultima volta?) contendenti al titolo si devono verificare tutte (e sottolineo tutte) le seguenti condizioni: 
- George Hill deve continuare ad essere un solido sostiuto (facile);
- DeJuan Blair deve continuare a prendere qualsiasi rimbalzo che cada nel raggio 200 mt. e a crescere nei diversi aspetti del gioco (probabile), sperando che le ginocchia a orologeria che si ritrova (il ragazzo non ha i legamenti e quelle ginocchia devono reggere un bel po' di libbre) non gli esplodano di colpo (nessuno può saperlo);
- McDyess deve reggere il campo degnamente 20 minuti (possibile);
- Tiago Splitter dev'essere un leggittimo lungo NBA (possibile) e non soffrire dei soliti problemi di cui soffrono i rookie, specie nei playoffs contro gente come Pau Gasol o Lous Scola (difficile);

- Richard Jefferson deve giocare come giocava nel New Jersey insieme a Jason Kidd (molto difficile);
- Qualcuno tra James Anderson, Alonzo Gee e Gary Neal deve dare una mano sulle wings perché Manu e Jefferson sono vecchietti e dovrebbero ridurre i minutaggi (molto difficile ma non impossibile, coach Pops più volte ha tirato fuori cilindri dal cappello).
Ma in conlusione la chiave di tutto è Matt Bonner: se Bonner riuscirà a far roteare incessantemente l'asciugamano dalla panchina incitando i suoi compagni e a dare il cinque con entusiasmo a tutti quelli che si alzano e si siedono allora i tifosi degli Spurs possono sperare che Tim possa mettere al pollice il suo quinto anello. Ma la cosa mi sembra impossibile perché come al solito Popovich finirà per costringere Bonner a entrare in campo per minuti significativi e poi 'sto Bonner non mi sembra neanche un tipo simpatico e bonaccione come, chessò, Brian Scalabrine; anzi a pelle sembrerebbe un po' un testa di cavolo. Mah, questi le solite 50 partite in stagione le dovrebbero vincere, ma nei playoffs la vedo male, a meno di tornare sul mercato a stagione in corso.

giovedì 14 ottobre 2010

Team by Team 2010: Oklahoma City Thunder

L'anno scorso: 12esimi (50-32)

ARRIVI:
- via draft: Cole Aldrich (C - 11)
- via trade/free-agency: Morris Peterson, Royal Ivey, Daequan Cook

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Ethan Thomas, Kevin Ollie

Potenziali all-star: Kevin Durant, Russell Westbrook

ROSTER (Depth chart):
PG .Russel Westbrook .Eric Maynor .Royal Ivey
SG .Thabo Sefolosha .James Harden .Daequan Cook
SF .Kevin Durant .Morris Peterson
PF .Jeff Green .Nick Collison .DJ White
C .Nenad Krstic .Serge Ibaka .Cole Aldrich .Byron Mullens

Se gli Heat sono la squadra più chiacchierata della NBA sicuramente i Thunder sono quella più corteggiata: i ragazzetti di Oklahoma City piacciono a tutti e tutti spingono perché Durant sia considerato più forte di LeBron, o quantomeno decisamente più forte di LeBron alla stessa età. Tutti tranne Durant ovviamente, che via twitter ha più volte dichiarato che LBJ è chiaramente più forte di lui e si è preso  anche la briga di difenderlo umanamente. Come si fa a non stravedere per questo ragazzo? Anche perché è vero, LeBron è più forte di KD e probabilmente anche il LBJ ventiduenne era più forte del Durant ventiduenne. Ma sono discorsi estremanete tediosi, parliamo dei Thunder, che l'anno scorso hanno vinto 50 partite e nei playoffs quasi forzato i Lakers a gara 7, e di quello che verosimilmente potranno fare quest'anno, tenendo sempre bene in mente che si tratta ancora di uno dei rosters più giovani della lega con uno dei monti salariali più bassi.
Detto questo la crescita rispetto allo scorso anno sarà un mero fatto anagrafico, perché i Thunder non hanno aggiunto davvero nulla all'equazione: Aldrich è una buona scelta ma per quest'anno sicuramente non porterà nulla così come Peterson, Ivey e Daequan Cook. Ma la crescita anagrafica non è un fattore da sottovalutare per quasi tutta la squadra partendo prorio da Durant, che può e deve migliorare in difesa, a rimbalzo e nel muovere la palla. Grandissimi margini di miglioramento ci sono ovviamente per Russell Westbrook, che è uno dei peggiori tiratori che abbia comunque la sfacciataggine di continuare a tirare sempre e comunque, per James Harden, che per me è destinato a diventare un eccellente role player quando si adatterà pienamente ai ritmi NBA, per Serge Ibaka, che deve migliorare un po' ovunque ma che dalla sua ha un atletismo spaventoso, e per Eric Maynor, a cui il ruolo di panchinaro molto presto comincerà a stare stretto. Non mi aspetterei progressi invece da Jeff Green, sinceramente uno dei giocatori più sopravvalutati degli ultimi anni, che in questo contesto mi sembra l'anello debole della catena; la colpa non sarà tutta sua, visto che un 3 costretto a giocare da 4, ma rimane uno dei peggiori rimbalzisti della lega, non ha gioco in post, viene spesso abusato dagli avversari e non è questo grande tiratore: per me un disastro e dalla panchina non si alzano certo fenomeni. In mezzo invece la situazione non sarà eccezionale ma neanche drammatica: Krstic sarà patetico (vedi rissa con lancio sedia in amichevole pre-mondiali contro la Grecia) ma è un centro capace su entrambi i lati del campo, Ibaka ha potenziale così come lo hanno Mullens e soprattutto Aldrich. Ah cavolo, quasi dimenticavo my man Thabo Sefolosha, lo svizzero erede di Raja Bell nel mandare fuori giri Kobe Bryant sporcandogli la palle e rimanendogli appiccicato in modo soprannaturale: super difensore che in attacco fa la sua parte, sottovalutatissimo.
Tirando le somme per i Thunder vedo un altro anno di crescita e di playoffs, anche se andare oltre le 50 entusiasmanti vittorie della scorsa stagione non sarà impresa semplice. In attesa di portare, con uno scambio o via free agency, un lungo prepotente sotto le plance, che potrebbe essere la pedina mancante per andare dritti in finale.

mercoledì 13 ottobre 2010

Team by Team 2010: Miami Heat

L'anno scorso: 13esimi (47-35)

ARRIVI:
- via draft: Dexter Pittman (C - 32)
- via trade/free-agency: LeBron James, Chris Bosh, Mike Miller, Zidrunas Ilgauskas, Eddie House, Juwan Howard

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Michael Beasley, Jermaine O'Neal, Daeqaun Cook

Potenziali all-star: Dwyane Wade, LeBron James, Chris Bosh

ROSTER (Depth chart):
PG .Mario Chalmers .Carlos Arroyo
SG .Dwyane Wade .Eddie House
SF .LeBron James .Mike Miller .James Jones
PF .Chris Bosh .Udonis Haslem .Juwan Howard
C .Zidrunas Ilgauskas .Joel Anthony .Jamaal Magloire .Dexter Pittman

Ed eccoci giunti alla sensazione dell'estate 2010, la squadra più calda e chiacchierata d'America: i Miami Heat. Dire che Pat Riley e gli Heat abbiano dominato la più importante annata di free agency della storia della NBA è riduttivo: la hanno mortificata. Come credo sapessero anche i bambini della Nuova Guinea quest'estate i tre free agents più succulenti erano LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh: Riley ha finito per portarseli a casa tutti e tre e miracolosamente anche a mettergli intorno un roster di role players di alto livello. Pare che i tre amigos avessero già pianificato tutto nel 2008 mentre si trovavano tutti insieme appassionatamente ai Giochi Olimpici di Pechino. Piuttosto irritante come cosa, se volete la mia opinione, ma comunque notevole.
Sarebbe diverente e interessante fare una cronologia degli eventi, ricapitolare le squadre che erano in lizza per firmare LeBron & co., lo spazio salariale a disposizione di ciascuno, le mosse dell'ultim'ora per liberarsi di qualche ultimo contratto, il grottesco "the Decision" di LeBron (uno show di un'ora andato in diretta su ESPN per comunicare "that he was taking his talents to Sout Beach", diventando lo zimbello d'America), la reazione furiosa di Cleveland e di Dan Gilbert, proprietario dei Cavs, e patapim e patapam, ma davvero non ho il tempo quindi andremo dritti al sodo. Vi basterà sapere che in realtà gli Heat sulla carta non avevano i soldi per firmare tutto quello che hanno firmato e, piuttosto inaspettatamente, LeBron e Bosh hanno acconsentito a prendere meno soldi di quanti ne avrebbero potuti prendere altrove e sono poi stati seguiti da gente come Haslem e Mike Miller. Il paradosso finale è che Joe Johnson guadagna sensibilmente più di LeBron. Whatever... In definitiva gli Heat sono fortissimi e, pur con qualche riserva, credo proprio che andranno dritti in finale, ma lì si dovranno arrendere ai Lakers che, salvo infortuni, per me rimangono i più forti. Ma proviamo ad analizzare un po' questa Miami.
Punti di forza: talento strabordante, personalità strabordante, profondità inaspettata, difesa sulle wing. Punti di debolezza: troppe primedonne, pochi giocatori che allargano il campo, nessun centro degno di tal nome (specie nella metà campo difensiva). Il problema sostanziale, a cui tutti credo abbiano pensato, è che si gioca con un solo pallone, non tre, e los tres amigos sono abituati ad avere la palla, sempre e costantemente in mano. Riusciranno a entrare in ritmo-partita lontano dalla palla? Will they share the rock? Temo che ad avere  più problemi su questo fronte sarà Wade, perché immagino che i giochi inizieranno sempre con la palla in mano a LeBron, per la sua irreale capacità di vedere il campo, mentre Bosh in quanto lungo potrà sempre beneficiare di pick&roll, accoppiamenti favorevoli, rimbalzi offensivi e tap-in. Ah, pare che LeBron punti alla tripla doppia di media, Big-O style, e potrebbe farcela. Altro, fondamentale problema riguarda la difesa in mezzo all'area: Bosh è il lungo più soft che io abbia mai visto, Haslem non può nulla contro Howard (e neanche contro Bogut, per dire) e i vari BigZ, Joel Anthony e Magliore sono monnezza. I quesiti principali rimangono questi, e per la loro reale risposta dovremo attendere i playoffs perché questi Heat in regular season, a est, vincono giocando solo con la mano sinistra (i destri) o la mano destra (i mancini). Per il resto Chalmers dovrebbe fare il suo con difesa e un po' di tiro, House è un ottimo tiratore ed è navigato, Mike Miller è un lusso che mi fa rabbia si possano concedere, Wade è Flash e LeBron è il Re. Chi vogliamo prendere in giro, questi sulla carta non dovrebbero perdere neanche una partita (salvo Lakers).

martedì 12 ottobre 2010

Team by Team 2010: Milwaukee Bucks

L'anno scorso: 14esimi (46-36)

ARRIVI:
- via draft: Darington Hobson (SF - 37)
- via trade/free-agency: Corey Maggette, Drew Gooden, Chris Douglas-Roberts, Keyon Dooling, Jon Brokman, Earl Boykins, Brian Skinner

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Luc Ridnour, Dan Gadzuric, Charlie Bell, Darnell Jackson

Potenziali all-star: Andrew Bogut

ROSTER (Depth chart):
PG .Brandon Jennings .Keyon Dooling .Earl Boykins
SG .John Salmons .Chris Douglas-Roberts .Micheal Redd
SF .Corey Maggette .Carlos Delfino .Darington Hobson
PF .Drew Gooden .Luc Richard Mbah-a-Moute .Ersan Ilyasova .Jon Brokman
C .Andrew Bogut .Tiny Gallon .Brian Skinner

Allora, premesso che lo scorso anno i Bucks sono andati ampiamente oltre ogni previsione, premesso che a Milwaukee pregano perché Bogut, che sembra stia veramente diventando un centro dominante, non soffra ancora una volta infortuni, premesso che Jennings l'autunno scorso ha giocato ben al di sopra delle sue possibilità (55 punti?) ma poi è tornato sulla terra, premesso che l'arrivo di Salmons a stagione in corso sembrerebbe aver fatto fare un salto di qualità alla squadra, premesso che Carlos Delfino e Ersan Ilyasova a mio parere sono grandissimi giocatori e premesso infine che la squadra quest'estate sembrerebbe essersi rinforzata, specie in attacco, con l'arrivo di Maggette, Gooden e Chris Douglas-Roberts, premesse tutte queste belle cose non credo che i Bucks vinceranno molto più delle 46 partite che hanno vinto l'anno scorso e che prenderanno meglio del settimo/ottavo posto nella griglia playoffs della Eastern Conference.
Non sono infatti per niente daccordo con i tanti che ritengano che siano una delle nuove potenze a est e il problema con cui dovranno fare i conti, a mio parere, è proprio quello che tutti ritengono essere il loro punto di forza, la PG. Intendiamoci, non sono un detrattore di Jennings: il ragazzo ha doti atletiche, personalità da vendere, un tiro decente e buona visione di campo, ma è ancora tremendamente acerbo e la realtà è che lo scorso anno il contributo di Luc Ridnour è stato sostanziale nel dare concretezza nei momenti in cui Jennings svalvolava e andava fuori controllo; non credo che Dooling o Boykins riusciranno a ricoprire lo stesso ruolo, per quanto Skyles sia un coach che fà sbocciare playmakers come fiori a primavera (Mo Williams, Sessions, Ridnour, Jennings). 
Per quanto riguarda gli innesti di Maggette e Gooden devo dire che non è che si tratti di giocatori poco produttivi, ma purtroppo tolgono minuti a Delfino e Ilyasova che, onestamente, ritengo i veri protagonisti dei successi di Milwaukee della stagione 2009-2010, insieme a Salmons. Eroe dimenticato è invece Michael Redd che ormai è fermo da due anni e non so neanche quando si previsto il rientro. Chissà se il futuro gli riserva un destino alla Grant Hill o uno alla Penny Hardaway.
In definitiva devo ammettere che il roster dei Bucks sembra solido, profondo e sicuramente interessante, ma la domanda più inquietante che mi sorge è questa: siamo sicuri che una squadra carica di ex-Clippers (Dooling, Boykins, Maggette, Gooden, Skinner) possa arrivare ai playoffs?

lunedì 11 ottobre 2010

Team by Team 2010: Charlotte Bobcats

L'anno scorso: 15esimi (44-38)

ARRIVI:
- via draft:
- via trade/free-agency: Shaun Livingston, Kwame Brown, Eduardo Najera

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Raymond Felton, Tyson Chandler

Potenziali all-star: Gerald Wallace

ROSTER (Depth chart):
PG .DJ Augustin .Shaun Livingston
SG .Stephen Jackson .Gerald Henderson .Matt Carroll
SF .Gerald Wallace .Eduardo Najera .Dominic McGuire
PF .Boris Diaw .Tyrus Thomas
C .Nazr Mohammed .DeSagana Diop .Kwame Brown

Nella stagione 2009-2010 i Bobcats hanno vinto 44 partite e, per la prima volta, sono arrivati ai playoffs sulle ali dell'entusiasmo di una gloriosa stagione di Gerald Wallace e della dilagante personalità di Stephen Jackson che, arrivato a metà stagione, ha portato un po' di punti ad una squadra che spesso faticava a segnarne 80. Ma parliamoci chiaro, come spesso succede alle squadre di Larry Brown, sono andati ben oltre il talento che avevano a disposizione e drammaticamente quel talento è anche dimunuito quest'estate.
MJ è certamente stato il più grande giocatore di pallacanestro di sempre, ma come nei panni del dirigente (lui è proprietario, il GM è Rod Higgins ma le decisioni immagino le prenda Michael) diciamo che lascia un po' a desiderare. Sorvolando sull'arrivo di Najera, che ai bei tempi era un idolo ma ormai serve a poco, fondamentalmente l'estate dei Bobcats ha visto partire Felton (PG affidabile) e Tyson Chandler (inutile in attacco ma ottimo in difesa) rimpiazzati da Shaun Livingston e (...wait for it....) Kwame Brown. Per la serie l'assassino torna sempre sul luogo del delitto: Jordan lo aveva scelto con la 1 a Washington condannando la franchigia ad anni di mediocrità e ora se lo riprende in casa, seppur al minimo salariale e per un solo anno, ad essere onesti. Sicuramente l'assenza di Chandler si farà sentire: Mohammed, Diop e Brown non sono molto più che corpaccioni da buttare in mezzo al campo, tre panchinari non fanno un titolare.
Problema PG: Shaun Livingston è un mio protetto, ma dopo essere stato fermo quattro anni causa peggior infortunio al ginocchio della storia degli infortuni al ginocchio è già un miracolo che giochi a pallacanestro, non mi azzarderei a  mettergli responsabilità sulle spalle (e già l'altro giorno diceva che il ginocchio gli faceva male...); e non le metterei neanche sulle spalle di DJ Augustin, giocatore che dalla panchina è ottimo, ma in quintetto è una mossa un po' azzardata.
Per il resto la squadra è quella che ha finito la scorsa stagione e l'unica nota positiva è che Stack Jack e Tyrus Thomas (giocatore che un giorno potrebbe seriamente esplodere) quest'anno sono a disposizione di Brown già dal training camp. Ma la verità è che con diverse squadre che ad est si sono rinforzate, questo è uno spot di playoffs che si libera.

Team by Team 2010: Chicago Bulls

L'anno scorso: 16esimi (41-41)

ARRIVI:
- via draft:
- via trade/free-agency: Carlos Boozer, Ronnie Brewer, Kyle Korver, Keith Bogans, Kurt Thomas, Omer Asik, CJ Watson, Brian Scalabrine

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Kirk Hinrich, Brad Miller, Flip Murray, Jannero Pargo

Potenziali all-star: Carlos Boozer, Derrick Rose, Joakim Noah

ROSTER (Depth chart):
PG .Derrick Rose .CJ Watson
SG .Ronnie Brewer .Kyle Korver .Keith Bogans
SF .Luol Deng .James Johnson
PF .Carlos Boozer .Taj Gibson
C .Joakim Noah .Kurt Thomas .Omer Asik

In realtà i Bulls lo scorso anno hanno vinto meno partite (41) dei Rockets (42) ma li ho messi più in alto in classifica perché si sono qualificati per i playoffs, e questo fa tutta la differenza del mondo (ed esatto, nel nostro viaggio a singhiozzo per l'Association siamo finalmente arrivati alle squadre che l'anno scorso hanno giocato i playoffs, ma attenzione, non siamo neanche a metà strada!).
Entrare nei playoffs per i Chicago Bulls dello scorso anno non è neanche stata impresa da poco a dire la verità, considerando che a marzo brancolavano nel buio di una catastrofica striscia di (mi pare, non ho tempo per controllare) 10 sconfitte e gli alti e bassi modello montagne russe sono andati avanti per tutta la stagione e a dir la verità anche nelle sigole partite: a Sacramento sono riusciti a perdere pur essendo in vantaggio di qualcosa come 35 punti nel terzo quarto. Ma gli alti e bassi sono normali per una squandra giovanissima i cui punti di riferimento erano - e rimangono - Rose (1988) e Noah (1985) e che in quintetto schierava il rookie 26esima scleta Taj Gibson; quello che non è normale, e piuttosto impressionante a dirla tutta, è che una squadra così non si butti giù e, per due anni di seguito, si batta e tenga duro fino all'ultima partita per arrivare a .500 e conquistare con unghie e denti l'ultimo spot dei playoffs. Onore al merito a Rose, Noah e compagnia.
Detto questo il resto l'estate dei Bulls non è stata certo esaltante ma neanche da buttare via. Forti  di tanto spazio salariale, quasi come gli Heat, i Bulls erano apparentemente in pole position per portare nella Windy City il signor LeBron (all'ombra di MJ) e/o il figliol prodigo DWade; alla fine sono riusciti a firmare Boozer (niente male, finalmente un giocatore che va in post vivaddio!), un paio dei migliori low-profile free agents sulla piazza (Ronnie Brewer e Kyle Korver) e qualche giocatore decente per completare il roster (CJ Watson, Kurt Thomas, Bogans, Asik). Sul fronte partenze in definitiva hanno perso solo Hinrich (piuttosto inultile in questo contesto, se volete il mio parere) e il buon Brad Miller. Ma il coplaccio dell'estate è stato strappare ai rivali Celtics Brian Scalabrine. Scherzo. Ma ai Celtics in effetti hanno davvero portato via una pedina importante: coach Tom Thibodeau, l'assistente che ha costruito il miracolo difensivo che sono i Celtics e che ora a Chicago ha, finalmente, la sua chance da head coach. Thibodeau era corteggiatissimo quest'estate ma gli scettici sostengono che se in trent'anni di carriera è sempre stato assistente un motivo ci sarà e che ci sono allenatori la cui vocazione è da assistente (leggi: Tex Winter) e non da head. Vedremo, sicuramente con Noah andrà daccordo.
In definitiva, Bulls fans, so che siete delusi perché speravate di vedere i Bulls diventare, dall'oggi al domani, una contender grazie ad un LeBron o a un Dwyane, ma la realtà è che i vostri successi sono legati a mr. Derrick Rose: se Rose diventerà un candidato MVP (possibile tra un paio d'anni) allora il futuro è luminoso, altrimenti con Brewer, Korver, Deng, Boozer e Noah si vincono anche 50 partite ma dubito che si vada oltre il secondo turno di playoffs.

domenica 10 ottobre 2010

Team by Team 2010: Houston Rockets

L'anno scorso: 17esimi (42-40)

ARRIVI:
- via draft: Patrick Patterson (PF - 14)
- via trade/free-agency: Brad Miller, Courtney Lee

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Trevor Ariza, David Andersen,

Potenziali all-star: Yao Ming

ROSTER (Depth chart):
PG .Aaron Brooks .Kyle Lowry
SG .Kevin Martin .Courtney Lee .Jermaine Taylor
SF .Shane Battier .Chase Budinger .Mike Harris
PF .Luis Scola .Chuck Hayes .Jared Jeffries .Patrick Patterson
C .Yao Ming .Brad Miller .Jordan Hill

Per questa stagione 2010-2011 credo che i Rockets saranno la mia seconda squadra; gli ingredienti per farmeli piacere ci sono tutti: creatività, spirito di squadra, solidità mentale e difensive, intelligenza e, soprattutto, un seppur relativo sfavore nei pronostici, specie dopo la notizia che Yao Ming sarà costretto ad un minutaggio non superiore ai 24 minuti a gara. Ma onestamente a me questo non sembra un grande problema. Come sempre Morey (il GM) ha fatto un lavoro egregio quest'estate e secondo me, anche se sono nell'affollatissimo ovest e con Yao solo a mezzo servizio, sono pronti a fare sfaceli. A mio parere la squadra è equilibrata sotto tutti i punti di vista, anche grazie all'utilizzo delle advanced stats da parte del front office nel mettere insieme il roster. Ma andiamo ad analizzare la situazione posizione per posizione.
PG - Brooks + Lowry. Quì il talento non sarà da hall of fame ma Brooks è tra i giocatori più veloci della legam, è un eccellente tiratore, un agonista e muove la palla. Non sarà un grande playmaker e in difesa è in difficoltà, ma difesa e playmaking sono due componenti del gioco che i Rockets assolvono di squadra, gloria a loro. Lowry come seconda PG è ben sopra la media.
SG - Martin + Lee. Se gli infortuni lasceranno in pace Kevin Martin i Rockets faranno cose egregie quest'anno. Martin è un tiratore pazzesco (quarto giocatore in attività per true shooting percentage, il ragazzo ha punti nelle mani) e usa i blocchi come Rip Hamilton o Ray Allen. Courtney Lee è un altro giocatore interssante e in questo ambiante non può che crescere.
SF - Battier + Budinger. Shane Battier è il miglior wing defender della NBA, semplicemente fenomenale. E in attacco non è un problema alla Bowen perché oltre ad essere un buon tiratore è intelligente e conosce la pallacanestro (è uno dei migliori allievi di coach K in fondo); Battier è l'anima dei Rockets e il loro leader silenzioso. Budinger dalla panca nella sua stagione da rookie è stato più che buono, quest'anno me lo aspetto migliorato.
PF - Scola + Hayes + Jeffries. Per prendere Martin a stagione in corso Houston ha dovuto rinunciare a Carl Landry, il che è un peccato perché Landry era perfetto in questa squadra, ma Scola e Hayes sono ben più che sufficienti. L'argentino lo abbiamo visto ai mondiali dominare in maniera quasi irreale: quì ha un ruolo diverso che ricopre alla perfezione, con estrema dedizione e intelligenza. Hayes dalla panca è ottimo, Jeffries inutile.
C - Ming + Miller. A quanto pare Yao giocherà solo 24 minuti a partita, quanti basterannoo per portare a casa le partite tirate. Nel frattempo non credo che con Brad Miller in campo si rischierà di prendere brutti parziali, specie perché onestamente non vedo tra gli avversari tanti lunghi dominanti. Problemi (seri) nascerebbero solo in caso di infortuni.
Coach - Adelman. Per me, dal punto di vista tecnico-tattico, uno dei tre migliori coach della NBA con D'Antoni e Brown. Veder giocare le squadre di Adelman è uno spettacolo, poco ma sicuro.

PS: scusate se il post è scritto ancora più in fretta del solito (e come sempre pubblicato senza neanche essere stato riletto, pessima cosa) ma non ho tempo e ci sono ancora da fare altre 16 squadre in 16 giorni. Comunque, my fellows readers, se esistete e volete continuare a leggere la mia roba, battete un colpo, sarebbe d'aiuto per tenermi motivato (questo vale per tutti tranne che per Dario, tnx for the comments buddy).