ARRIVI:
- via draft: Patrick Patterson (PF - 14)
- via trade/free-agency: Brad Miller, Courtney Lee
PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Trevor Ariza, David Andersen,
Potenziali all-star: Yao Ming
ROSTER (Depth chart):
PG .Aaron Brooks .Kyle Lowry
SG .Kevin Martin .Courtney Lee .Jermaine Taylor
SF .Shane Battier .Chase Budinger .Mike Harris
PF .Luis Scola .Chuck Hayes .Jared Jeffries .Patrick Patterson
C .Yao Ming .Brad Miller .Jordan Hill
Per questa stagione 2010-2011 credo che i Rockets saranno la mia seconda squadra; gli ingredienti per farmeli piacere ci sono tutti: creatività, spirito di squadra, solidità mentale e difensive, intelligenza e, soprattutto, un seppur relativo sfavore nei pronostici, specie dopo la notizia che Yao Ming sarà costretto ad un minutaggio non superiore ai 24 minuti a gara. Ma onestamente a me questo non sembra un grande problema. Come sempre Morey (il GM) ha fatto un lavoro egregio quest'estate e secondo me, anche se sono nell'affollatissimo ovest e con Yao solo a mezzo servizio, sono pronti a fare sfaceli. A mio parere la squadra è equilibrata sotto tutti i punti di vista, anche grazie all'utilizzo delle advanced stats da parte del front office nel mettere insieme il roster. Ma andiamo ad analizzare la situazione posizione per posizione.
PG - Brooks + Lowry. Quì il talento non sarà da hall of fame ma Brooks è tra i giocatori più veloci della legam, è un eccellente tiratore, un agonista e muove la palla. Non sarà un grande playmaker e in difesa è in difficoltà, ma difesa e playmaking sono due componenti del gioco che i Rockets assolvono di squadra, gloria a loro. Lowry come seconda PG è ben sopra la media.
SG - Martin + Lee. Se gli infortuni lasceranno in pace Kevin Martin i Rockets faranno cose egregie quest'anno. Martin è un tiratore pazzesco (quarto giocatore in attività per true shooting percentage, il ragazzo ha punti nelle mani) e usa i blocchi come Rip Hamilton o Ray Allen. Courtney Lee è un altro giocatore interssante e in questo ambiante non può che crescere.
SF - Battier + Budinger. Shane Battier è il miglior wing defender della NBA, semplicemente fenomenale. E in attacco non è un problema alla Bowen perché oltre ad essere un buon tiratore è intelligente e conosce la pallacanestro (è uno dei migliori allievi di coach K in fondo); Battier è l'anima dei Rockets e il loro leader silenzioso. Budinger dalla panca nella sua stagione da rookie è stato più che buono, quest'anno me lo aspetto migliorato.
PF - Scola + Hayes + Jeffries. Per prendere Martin a stagione in corso Houston ha dovuto rinunciare a Carl Landry, il che è un peccato perché Landry era perfetto in questa squadra, ma Scola e Hayes sono ben più che sufficienti. L'argentino lo abbiamo visto ai mondiali dominare in maniera quasi irreale: quì ha un ruolo diverso che ricopre alla perfezione, con estrema dedizione e intelligenza. Hayes dalla panca è ottimo, Jeffries inutile.
C - Ming + Miller. A quanto pare Yao giocherà solo 24 minuti a partita, quanti basterannoo per portare a casa le partite tirate. Nel frattempo non credo che con Brad Miller in campo si rischierà di prendere brutti parziali, specie perché onestamente non vedo tra gli avversari tanti lunghi dominanti. Problemi (seri) nascerebbero solo in caso di infortuni.
Coach - Adelman. Per me, dal punto di vista tecnico-tattico, uno dei tre migliori coach della NBA con D'Antoni e Brown. Veder giocare le squadre di Adelman è uno spettacolo, poco ma sicuro.
PS: scusate se il post è scritto ancora più in fretta del solito (e come sempre pubblicato senza neanche essere stato riletto, pessima cosa) ma non ho tempo e ci sono ancora da fare altre 16 squadre in 16 giorni. Comunque, my fellows readers, se esistete e volete continuare a leggere la mia roba, battete un colpo, sarebbe d'aiuto per tenermi motivato (questo vale per tutti tranne che per Dario, tnx for the comments buddy).
in generale sono molto d'accordo, Houston al 65%.
RispondiEliminaHo qualche piccolissima eccezione stavolta:
- su Battier: secondo meglio Artest, am questo lo dico dai tempi di RonRon a Indiana....
- Scola, con un ruolo un poì più protagonista non è "ben sopra la media": nella nuova NBA è un All-star.
- scusa Massi, ma su D'Antoni mi parte la borcca: come puoi metterlo tra i migliori a livello tecnico-tattico? capisco se mi dici "basket champagne", ma le sue squadre hanno sempre preso più di 100 punti e le advanced stats dovrebbero dirti cosa vincono quelle squadre: niente. Come D'Antoni, come volevasi dimostrare. Con tutto il rispetto, Brown e Adelman (su cui concordo) sono di un altro livello!
no way.
RispondiElimina- Artest è ottimo perché è in gardo di difendere anche i 4 ma Shane Battier è il manuale della difesa sul perimetr, senza mai diventare scorretto come Artest, Posey o Bowen.
- Scola è un idolo ma non lo vedo andare al'all-star game prima di tutto perché la western conference è carica di PF anche se in effetti Boozer e Amare se ne sono andati; ma soprattutto Scola nei Rockets gioca di squadra e mi sembra che lui sia perfettamente a suo agio e non va a caccia di statistiche come, ad esempio, Zach Randolph.
- Non toccarmi Mike D'Antoni! è vero, il suo sistema di gioco improntato sull'attacco (7 seconds offence) non lo ha portato al titolo fin ora ma in regular season ha sempre dominato con i Suns e spesso con roster discutibili. Per quello che ne so io poi che i Knicks dell'anno scorso abbiano vinto 29 partite è già un miracolo.
Su artest possiamo parlarne...
RispondiEliminaSu Scola ho specificato "con un ruolo più da protagonista"...quindi nulla questio...
su D'Antoni, invece, sarò intransigente: le partite si vincono sì segnando un punto più degli altri. Il punto è che si dice anche che le partite si giocano con l'attacco e si vincono con la difesa...prendi gli ultimi 10 titoli NBA e dimmi chi aveva una difesa a livello dei Knicks o degli Spurs di D'Antoni...o viceversa...