martedì 28 settembre 2010

Team by Team 2010: New Orleans Hornets

L'anno scorso: 20esimi (37-45)

ARRIVI:
- via draft: Quincy Pondexter (SF - 26)
- via trade/free-agency: Trevor Ariza, Jannero Pargo, Marco Belinelli, Pops Mensah-Bonsu, Joe Alexander

PARTENZE SIGNIFICATIVE:
- Darren Collison, James Posey, Morris Peterson, Julian Wright, Darius Songaila

Potenziali all-star:Chris Paul, David West

ROSTER (Depth chart):
PG .Chris Paul .Jannero Pargo
SG .Marcus Thornton .Marco Belinelli
SF .Trevor Ariza .Peja Stojakovic .Quincy Pondexter
PF .David West .Pops Mensah-Bonsu .Joe Alexander
C .Emeka Okafor .Aaron Gray

Incredibile come le cose cambinio radicalmente nella NBA da un anno all'altro. Due anni fa gli Hornets, appena tornati a New Orleans dopo la triste parentesi post-uragano Katrina, erano la franchigia più in ascesa di tutta l'Association, con CP3 assolutamente inarrestabile (in odore di MVP), David West sorprendente ma solidissimo all-star e una serie di role players affidabili. Stiamo parlando di una squadra che nella stagione 2007-2008 aveva vinto ben 56 partite e si arrendesa ai San Antonio Spurs solo a gara 7 delle semifinali di conference. Dopodiché in estate l'arrivo del neocampione James Posey con cui gli Hornets puntavano addirittura ad arrivare fino in fondo. E invece l'inesorabile declino: innanzitutto problemi finanziari, il crepuscolo di Stojakovic, l'inutile scambio Chandler/Okafor, le partenze piccole ma significative (Pargo, Butler) per scampare alla luxury tax e infine i guai fisici di Paul, la rottura con coach Byron Scott e i playoffs mancati. La pressione ha continuato a crescere finché non ha fatto saltare il tappo e quest'estate sono scattati i drammi: il cambio di General Manager (parte Bower, arriva Demps), Luther Head inspiegabilmente prima firmato e poi scaricato usando cavilli burocratici, Collison che (dopo una stagione spettacolosa) sembrerebbe il futuro della squadra che viene scambiato per Ariza. Ma soprattutto Paul che, sempre più amico di LeBron e dei suoi nefasti procuratori, pare chiedesse di essere scambiato, e magari di andare ai Knicks (chissà poi perché sempre New York, c'entreranno qualcosa i giornalisti?).

Alla fine CP3 è ancora in Louisiana, per fortuna, e sostiene di non aver mai detto di voler essere scambiato, ma che semplicemente vuole una squadra competitiva. Mah, ora come ora per me gli Hornets sono un  nebulosi ma di certo non mi sembrano una squadra tanto competitiva. Onestamente ad ovest non mi sembrano neanche una squadra da playoffs, visto che comunque Paul è stato fermo un anno, West cominicia già ad avere un'età, Stojakovic è decrepito e per il resto si tratta di giocatori complementari (Okafor incluso) come li hanno sempre avuti. L'unico jolly su cui possono puntare mi sembra l'altro rookie sensazione dello scorso anno: Marcus Thornton. Infatti i tifosi degli Hornets potrebbero dire che la coppia Thornton -  Ariza  sia quanto di meglio abbiano mai schierato sulle wings, ed è vero, ma per il resto questa squadra è forse la meno profonda della lega. Non stravedo per Pargo (anche se dietro Paul non vedrà molto il campo), vorrei che Belinelli fosse un giocatore da rotazione NBA ma fino ad oggi è stato piuttosto difficile tenerlo in campo per come difende (in attacco è ok) e temo sia impossibile schierarlo insieme a Peja che, ripeto, è immobile.  Gente come Alexander, Gray o Pops faticherebbe a trovare uno spot in qualsiasi altro roster. Comunque facciamo tutti il tifo per Marco, ovviamente, e speriamo che qui possa e riesca davvero contribuire. Ma in realtà temo che il quintetto andrà spremuto parecchio: gatte da pelare per l'esordiente coach Monty Williams, anche se avere Paul a disposizione credo sia comunque un bel allenare. E per quanto non mi sia per niente simpatico, devo anche ammettere che CP3 da solo potrebbe raddrizzare la stagione. 

Ma non ci credo. Mi dispiace davvero per the Big Easy ma onestamente vedo uno scenario triste all'orizzonte: niente playoffs, CP3 che fa i bagagli e se ne va ad est e la franchigia condannata per un decennio. Spero di sbagliarmi ma temo che il  sogno sia durato davvero poco.

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