L'anno scorso: 2° (65-17)
ARRIVI:
- via draft: -
- via trade: -
- via free-agency: Ron Artest (SF)
PARTENZE:
- via trade: -
- via free-agency: Trevor Ariza (SF)
Potenziali all-star: Kobe Bryant, Pau Gasol
ROSTER (Deep chart):
PG .Derek Fisher .Shannon Brown .Jordan Farmar
SG .Kobe Bryant .Sasha Vujacic
SF .Ron Artest .Adam Morrison .Luke Walton
PF .Pau Gasol .Lamar Odom .Josh Powell
C .Andrew Bynum .DJ Mbenga
Ok, bisogna dirlo: i campioni in carica sono i favoriti pervincere tutto anche quest'anno. Il decennio si concluderebbe come è iniziato: con un back-to-back dei Lakers. Per Phil Jackson sarebbe l'undicesimo anello, per Kobe il quinto e la totale, incondizionata, consacrazione. Ma non sarà così facile. Certamente l'impresa sarà più difficile dell'anno scorso quando gli unici a dare grattacapi a Kobe e comagni erano stati gli Houston Rockets (per giunta privi di Yao e TMac). I Rockets, sempre senza Yao, quest'anno non dovrebbero rappresentare il problema principale: la vera contendente a ovest, per me, sarà San Antonio; le varie Dallas, Denver, Portland, Utah non mi pare possano impensierire toppo i Lakers. Se approdassero in finale, fra l'altro, non sperino di avere vita facile come con i Magic: sia i Celtics che i Cavs saranno ossi duri da spolpare e anche Orlando, se dovesse rivelarsi essere di nuovo squadra da Finals, certamente sarebbe rafforzata dall'esperienza della scorsa stagione. Insomma, gli avversari sono cresciuti; e i campioni?
In termini di trasferimenti i Lakers hanno avuto forse l'estate più tranquilla tra tutte le squadre della NBA (un giocatore è partito, uno è arrivato; pochi problemi per la gestione armadietti nello spogliatoio) ma qualche novità GM Jerry West e Coach Phil Jackson la metteranno in campo. Innanzitutto non dimentichiamoci di Bynum (averlo a pieno servizio nei playoffs sarebbe un lusso) e che a stagione inoltrata sono arrivati a LA Adam Morrison e Shannon Brown, che l'anno scorso non erano pienamente inseriti. Se lo strapagato Morrison sembra piuttosto inutile (e credo scivolerà fuori dalla rotazione di PJax), Brown si sta dimostrando essere invece un'aggiunta importante per dare profondità al ruolo più debole del roster, specie alla luce del fatto che l'età avanza anche per Derek Fisher e che Farmar non è affidabilissimo.
L'estate di Jerry West è stata comunque improntata, più che al rafforzamento del roster, a non perdere i suoi free agents, compito reso più difficile dall'astromico monte salari della squadra. I contratti in scadenza erano quelli di Odom e Ariza e tutti erano certi che non sarebbero potuti rimanere entrambi (con due scuole di pensiero che ritenevano l'una più importante Lamar, l'altra Trevor). Alla fine è partito Ariza (destinazione Houston, Texas) ma la sorpresa è che sempre dai Rockets è arrivato un rimpiazzo di lusso: Ron Artest. Le 2 squadre si sono praticamente scambiate i 2 giocatori anche se entrambi sono arrivati come free agents e firmati con lo stesso livello di stipendio (e anche gli stessi anni di contratto mi pare). Cosa abbia spinto i Lakers a dare a RonRon i soldi che avrebbero potuto dare ad Ariza non mi è chiarissimo. Intendiamoci, in termini di talento cestistico Artest è il miglior giocatore: potrebbe ricoprire praticamente qualsiasi ruolo sia in attacco che in difesa, ha una forza fisica pazzesca, ha tiro dalla distanza, dalla media, gioco vicino a canestro, a rimbalzo è un animale. Sono un fan di Ron Artest. La realtà però è che anche Ariza è un eccellente giocatore: difensore dalle doti atletiche eccezionali e dalla grande intelligenza cestistica, è diventato anche un buon attaccante che agli alley-hoop e alle giocate di atletismo ha aggiunto un efficace tiro da 3 punti. Quale dei due sia meglio per il Lakers è una questione di opinioni e la mia è che fosse meglio Ariza. In una squadra in cui la palla deve essesre (giustamente) nelle mani Bryant, in cui bisogna cercare di foraggiare Gasol e in cui Odom gioca spesso da play aggiunto (e quindi spesso gestisce la palla), è opportuno che gli altri giocatori in campo siano prettamente difensori che in attacco siano capaci di essere efficaci senza palla e ad aprire il campo con il tiro da 3. Fisher è perfetto per questo ruolo e lo era anche Trevor Ariza. Artest invece è un ball-hogger: negli scorsi playoff era certamente la prima opzione dei Rockets, ma era anche quello che creava attriti nella altrimenti perfetta rotazione della palla ed era anche l'unico a prendere tiri forzati. Ecco, a LA non c'è alcun bisogno di tiri forzati di Artest, anche se dovessero andare dentro (non voglio poi entrare nel discorso sul rischio di problemi che un giocatore come Artest può creare negli spogliatoi). In conclusione con Kobe, Pau e qualche comprimario di qualità i Lakers sono gli (ovvi?) favoriti. Odom ha accettato un ruolo da comprimario, lo accetteràa anche Artest?
domenica 25 ottobre 2009
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